Descrizione | Carmen McRae Carmen Sings Monk
Label Bluebird RCA (USA)
Orig Year 1988
Original Release Date: 2001
Number of Discs: 1
Format: Original recording remastered
ASIN: B00005NW8W
Extractor: EAC 0.99 prebeta 4
Read mode : Secure
Utilize accurate stream : Yes
Defeat audio cache : Yes
Make use of C2 pointers : No
Codec: Flac 1.2.1; Level 8
Single File.flac, Eac.log, File.cue
Gap handling: Appended to previous track
Source: Original CD
Size Torrent: 436 Mb
Cover Incluse
Track List
1. Get It Straight
2. Dear Ruby
3. It\'s Over Now
4. Monkery\'s The Blues
5. You Know Who
6. Little Butterfly
7. Listen To Monk
8. How I Wish...
9. Man, That Was A Dream
10. \'Round Midnigh
11. Still We Dream
12. Suddenly
13. Looking Back
14. Suddenly (studio recording)
15. Get It Straight
16. Round Midnight (alternate take)
17. Listen To Monk (alternate take)
18. Man, That Was A Dream (alternate take)
Personnel:
Carmen McRae (vocals);
Clifford Jordan (soprano saxophone, tenor saxophone);
Charlie Rouse (tenor saxophone);
Eric Gunnison, Larry Willis (piano);
George Mraz (bass);
Al Foster (drums).
http://www.goear.com/listen.php?v=af199b0
http://www.goear.com/listen.php?v=32e2322
http://www.amazon.com/gp/recsradio/radio/B00005NW8W/ref=pd_krex_dp_a
Bio
Pianista cantante jazz Americana, secondo me il personaggio veramente nuovo nel panorama jazz del
ventesimo secolo, ironica nell’interpretazione – restano nella storia della musica alcune sue
performance molto personali di pezzi classici – prende molto da Billie Holliday pur avendo una
voce ed un timbro molto diverso. La sua carriera musicale è stata segnata sin dall’inizio da
Billie Holliday, infatti, la conobbe personalmente all’età di diciassette anni, quando aveva al
suo attivo nove anni di pianoforte e altrettanto di canto.
La conoscenza andò avanti e il produttore ed il compositore di Billie Holliday – appena ascoltata
– capirono che ci si poteva lavorare bene, per questa ragione la posero sotto la loro ala
protettrice e la lanciarono nel mondo della musica facendole fare esperienza come ragazza di coro
nei più rinomati locali di New York, uno su tutti Minton’s. Fu proprio da Minton’s che, lei
appena ventenne, conobbe Dizzy Gillespie – già famoso ed affermato trombettista – nonché Kenny
Clarke (batterista) e Oscar Pettiford (bassista).
Iniziava a farsi strada finché approdò come pianista nel gruppo di Count Basie, ma dovette
aspettare fino agli inizi degli anni ’50 per strappare il primo contratto discografico che la
portò nel ’54 ad essere eletta come la miglior voce femminile. Finalmente la sua carriera si aprì
a personaggi come: Sammy Davis, Jr., Dave Brubeck ed altri. Ha al suo attivo una quantità
esorbitante di lavori, i più importanti e toccanti sono senza dubbio: “Carmen Sings Monk” (1990)
– dedicato al grandissimo Thelonious Monk; “Sarah: Dedicated to You” (1991)- un tributo
all’immensa Sarah Vaughan e ultimo – ma non ultimo – “For Lady Day” (1995) in onore della sua
musa ispiratrice Billie Holiday a cui fu legata per tutta la sua vita.
Si ritirò dalle scene nel 1991 a causa di un enfisema polmonare legato al vizio del fumo che non
ha mai voluto abbandonare. Morì – proprio per complicazioni polmonari - il 10 novembre 1994,
lasciandoci delle vere e proprie perle della sua arte..
review
Si tratta di musiche composte dal pianista Thelonious Monk, un musicista con una personalità
fortemente innovativa. Sinteticamente nel mondo del jazz si dicono due cose di lui: in primo
luogo che il jazz non è più stato lo stesso dopo il suo arrivo; in secondo luogo che ha riscritto
il jazz in chiave moderna pur conservandone il patrimonio tradizionale. E\' come se suonando
avesse ripulito l\' aria da tutto quello che non fosse musica. Questa è la sua musica, ma chi la
canta è nell\' olimpo delle grandi cantanti di jazz, appena sotto, forse, alle inarrivabili Ella
Fitzgerald e Sarah Vaughan. Carmen McRae (nata nel 1920 e deceduta nel 1994) è una di quelle
cantanti che, dotate di voce splendida, si divertono ad \"anticipare\" la nota per poi scattare a
riprendersela appena dopo. Nel corso della carriera ha sviluppato uno stile assolutamente
personale, che si basa più che sulla purezza del suono, sul cantare galleggiando “sopra” e
“intorno” al tempo swing o ballad che sia, con delle variazioni e interpretazioni dei temi da
brivido. Il risultato è una sintesi perfetta di classico e moderno, di canzone e di jazz, di tema
e improvvisazione. Se fate attenzione ha pure nel sangue il blues di Billie Holiday. Musicalmente
ferratissima (suonava pianoforte nei jazz club di New York) si diverte nel canto con ironia,
sorprendendo per quanto sia tradizionale ed originale, personale al contempo. Questo è uno di
quei cd che si possono sentire sempre senza mai stancarsi. Non perdetelo.. |