Descrizione | è Bene spiegare in cosa consiste il gioco. The Matrix: Path Of Neo è il classico action-game con visuale in terza persona fortemente incentrato su combattimenti e scontri a fuoco, non privo però di inserti di altri generi (platform, sparatutto, stealth, arcade) e di un retrogusto ruolistico ben visibile nella gestione di Neo, il nostro alter-ego che dovremo comandare nelle oltre venti missioni dell\'unica modalità presente, ovvero quella in single player.
La trama è tratta dall\'intera trilogia cinematografica seppur con una netta prevalenza di richiami e situazioni al primo capitolo del 1999, che fortunatamente è anche il migliore della serie. Non a caso il gioco inizia con Morpheus che propone a Neo, proprio come nel film, le due pillole colorate (una farà iniziare il gioco, l\'altra ci riporterà direttamente al menu principale), per poi trasferirsi nell\'ufficio di Neo e tentare una disperata fuga dall\'Agente Smith, nascondendoci e correndo a perdifiato per le scale del palazzo in cerca di una via di salvezza.
Un inizio tinto di action-stealth che lascia francamente spiazzati, ma bastano pochi minuti per accorgersi di come The Matrix: Path Of Neo non sia affatto un emulo di Tom Clancy\'s Splinter Cell o di Metal Gear Solid. Nei seguenti livelli veniamo infatti a conoscenza del sistema di combattimento di Neo, su cui si basa un buon novanta per cento del gioco. Si tratta di un sistema basato sulle classiche combo, ma arricchito da una modalità Focus (in pratica una versione perfezionata del bullet-time) che permette di personalizzare ulteriormente le mosse di Neo.
Attacco triplo o quadruplo, mosse per disarmare i nemici, per evitare i proiettili, per saltare da una parete alle spalle dell\'avversario (attacco che non sfigurerebbe in Prince Of Persia) e via di questo passo. Neo può inoltre utilizzare molte armi (da una classica katana a un mitragliatore) e usufruire di un sistema di autopuntamento dei nemici, che se in pratica dovrebbe servire per meglio destreggiarsi nei combattimenti più affollati, in realtà si è rivelato scomodo e poco pratico, visto che spesso e volentieri faremo fuoco su nemici molto distanti e non su quelli più vicini e quindi pericolosi. |