| Categoria bittorrent | Musica |
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| Descrizione | LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)
COMPLETE STRING QUARTETS
QUARTETTO ITALIANO
::->COVER<-::
::->DATI ALBUM<-::
Autore: Ludwig Van Beethoven
Titolo: Complete String Quartets
Genere: Musica Classica
Anno: 1996
Etichetta: Philips
Esecutori: Quartetto Italiano (Paolo Borciani (Violin), Elisa Pegreffi (Violin), Piero Farulli (Viola),
Franco Rossi (Cello)
::->TRACKLIST<-::
1. Quartet for Strings no 1 in F major, Op. 18 no 1 by Ludwig van Beethoven
Performer: Paolo Borciani (Violin), Elisa Pegreffi (Violin), Piero Farulli (Viola),
Franco Rossi (Cello)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1800; Vienna, Austria
Date of Recording: 01/1972
2. Quartet for Strings no 2 in G major, Op. 18 no 2 by Ludwig van Beethoven
Performer: Paolo Borciani (Violin), Elisa Pegreffi (Violin), Franco Rossi (Cello),
Piero Farulli (Viola)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1800; Vienna, Austria
Date of Recording: 07/1975
3. Quartet for Strings no 3 in D major, Op. 18 no 3 by Ludwig van Beethoven
Performer: Elisa Pegreffi (Violin), Piero Farulli (Viola), Paolo Borciani (Violin),
Franco Rossi (Cello)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Written: 1798/1800
Date of Recording: 01/1972
4. Quartet for Strings no 4 in C minor, Op. 18 no 4 by Ludwig van Beethoven
Performer: Paolo Borciani (Violin), Elisa Pegreffi (Violin), Franco Rossi (Cello),
Piero Farulli (Viola)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1800; Vienna, Austria
Date of Recording: 07/1975
5. Quartet for Strings no 5 in A major, Op. 18 no 5 by Ludwig van Beethoven
Performer: Paolo Borciani (Violin), Elisa Pegreffi (Violin), Piero Farulli (Viola),
Franco Rossi (Cello)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1800; Vienna, Austria
Date of Recording: 07/1973
6. Quartet for Strings no 6 in B flat major, Op. 18 no 6 by Ludwig van Beethoven
Performer: Paolo Borciani (Violin), Elisa Pegreffi (Violin), Piero Farulli (Viola),
Franco Rossi (Cello)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Written: 1798/1800
Date of Recording: 07/1973
7. Quartet for Strings no 7 in F major, Op. 59 no 1 \"Razumovsky\" by Ludwig van Beethoven
Performer: Paolo Borciani (Violin), Elisa Pegreffi (Violin), Piero Farulli (Viola),
Franco Rossi (Cello)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1805-1806; Vienna, Austria
Date of Recording: 07/1974
8. Quartet for Strings no 8 in E minor, Op. 59 no 2 \"Razumovsky\" by Ludwig van Beethoven
Performer: Paolo Borciani (Violin), Elisa Pegreffi (Violin), Piero Farulli (Viola),
Franco Rossi (Cello)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1805-1806; Vienna, Austria
Date of Recording: 12/1973
9. Quartet for Strings no 9 in C major, Op. 59 no 3 \"Razumovsky\" by Ludwig van Beethoven
Performer: Paolo Borciani (Violin), Elisa Pegreffi (Violin), Piero Farulli (Viola),
Franco Rossi (Cello)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1805-1806; Vienna, Austria
Date of Recording: 12/1973
10. Quartet for Strings no 10 in E flat major, Op. 74 \"Harp\" by Ludwig van Beethoven
Performer: Paolo Borciani (Violin), Elisa Pegreffi (Violin), Piero Farulli (Viola),
Franco Rossi (Cello)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1809; Vienna, Austria
Date of Recording: 08/1971 11. Quartet for Strings no 11 in F minor, Op. 95 \"Serioso\" by Ludwig van Beethoven
Performer: Paolo Borciani (Violin), Elisa Pegreffi (Violin), Piero Farulli (Viola),
Franco Rossi (Cello)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1810; Vienna, Austria
Date of Recording: 01/1971 12. Quartet for Strings no 12 in E flat major, Op. 127 by Ludwig van Beethoven
Performer: Paolo Borciani (Violin), Elisa Pegreffi (Violin), Piero Farulli (Viola),
Franco Rossi (Cello)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1823-1825; Vienna, Austria
Date of Recording: 06/1968 13. Quartet for Strings no 13 in B flat major, Op. 130 by Ludwig van Beethoven
Performer: Paolo Borciani (Violin), Elisa Pegreffi (Violin), Piero Farulli (Viola),
Franco Rossi (Cello)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1825-1826; Vienna, Austria
Date of Recording: 04/1969 14. Quartet for Strings no 14 in C sharp minor, Op. 131 by Ludwig van Beethoven
Performer: Piero Farulli (Viola), Franco Rossi (Cello), Paolo Borciani (Violin),
Elisa Pegreffi (Violin)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Written: 1826
Date of Recording: 07/1969 15. Quartet for Strings no 15 in A minor, Op. 132 by Ludwig van Beethoven
Performer: Elisa Pegreffi (Violin), Franco Rossi (Cello), Piero Farulli (Viola),
Paolo Borciani (Violin)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1825; Vienna, Austria
Date of Recording: 08/1968 16. Quartet for Strings no 16 in F major, Op. 135 by Ludwig van Beethoven
Performer: Franco Rossi (Cello), Elisa Pegreffi (Violin), Piero Farulli (Viola),
Paolo Borciani (Violin)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1826; Vienna, Austria
Date of Recording: 06/1968 17. Grosse Fuge for String Quartet in B flat major Op. 133 by Ludwig van Beethoven
Performer: Franco Rossi (Cello), Piero Farulli (Viola), Elisa Pegreffi (Violin),
Paolo Borciani (Violin)
Orchestra/Ensemble: Quartetto Italiano
Period: Classical
Written: 1825-1826; Vienna, Austria
Date of Recording: 04/1969
[color=green]::->QUARTETTO ITALIANO<-::
A distanza di più di venticinque anni dalla sua scomparsa, le esecuzioni del Quartetto Italiano, consegnate al segno labile del disco, vivono come punto di riferimento assoluto a testimonianza della traccia profonda lasciata nella storia dell\'interpretazione, così che le parole scritte da Virgil Thomson sul New York Herald Tribune del 5 novembre 1951 all\'indomani del memorabile concerto di esordio, rimangono a significare una profezia destinata ad andare oltre i limiti di tempo assegnatisi: \"the finest string quartet, unquestionably, that our century has known\", cioè \"il più bel quartetto, senza ombra di dubbio, che il nostro secolo ha conosciuto\".
Una profezia, parrebbe, che viene ad assumere un carattere trascendente se la si collega con il lancio effettuato nel 1977 dalla NASA, l\'ente spaziale americano, del Voyager 2 destinato ad esplorare gli spazi siderali e recante una registrazione del Quartetto Italiano dedicata alla Cavatina del quartetto op.130 di Ludwig van Beethoven.
Alla base del fenomeno \"Quartetto Italiano\" vi è, ben al di là di una tecnica individuale e d\'insieme prodigiosa e nel rispetto rigoroso del segno musicale, la fusione del canto all\'italiana con la profondità del pensiero musicale tedesco in una sintesi che nasce da una tormentata, quasi faustiana ricerca.
Le statistiche registrano una serie di dati impressionante.
Formatosi nel 1945 e scioltosi nel 1980, in trentacinque anni ha dato circa 3.000 concerti; tutti i più importanti centri musicali l\'hanno avuto ospite: Argentina, Austria, Belgio, Bosnia, Brasile, Canada, Croazia, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra, Irlanda, Italia, Israele, Kazakistan, Lussemburgo, Macedonia, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Russia, Scozia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, USA, Uzbekistan, Zambia per un totale di 36 paesi. La serie di tournée ha comportato viaggi per circa 1.300.000 km., più di trenta volte il giro dell\'Equatore.
Primo nella storia dei grandi quartetti ad assumere la denominazione della nazione cui i quattro componenti appartenevano, a differenza di altri complessi che hanno preso il nome da città (il Budapest e il Tokyo) o dal luogo di formazione (il Flonzaley e il Juilliard) o - ancora - da un musicista famoso (il Borodin, lo Smetana, l\'Amadeus).
La formazione base del Quartetto Italiano (Paolo Borciani, Elisa Pegreffi, Piero Farulli, Franco Rossi) è rimasta invariata per trentuno anni. Se si eccettua il Quartetto Amadeus, miracolo di longevità e di continuità (1946-1987), non esiste - a nostra memoria - altro quartetto che può vantare una stabilità paragonabile: non il Busch (1913-1952), che cambiò il secondo violino quattro volte, non il Juilliard che ha fatto altrettanto, non il Budapest (1917-1967) che vide l\'incredibile girandola di due violini primi, otto violini secondi, due viole e due violoncelli, per non parlare dei quattro quartetti che il grande Joachim (1831-1907) aveva disseminato per l\'Europa, pronti ad accorrere al suo richiamo, a Leipzig (1843-1850), Weimar (1850-1852), Hannover (1852-1866), Londra (1859-1897) e Berlino (1869-1907).
Un discorso a parte va fatto per il Quartetto Kolisch, i cui componenti sono rimasti gli stessi per una vita peraltro relativamente breve (1922-1939) e che divide con il Quartetto Italiano il primato dell\'esecuzione a memoria.
Tre ragazzi e una ragazza hanno fondato e formato il Quartetto Italiano: anche in questo il complesso va considerato come un\'eccezione, in quanto all\'atto della sua nascita nessun quartetto aveva aperto le porte al gentil sesso. Non il Busch, non il Budapest, non l\'Amadeus, non il Borodin. E\' occorsa una ventina d\'anni perché ciò avvenisse con il Tokyo (il secondo violino, rimasto peraltro in formazione per breve tempo), poi con il Cleveland e con l\'Hagen. Elisa Pegreffi può quindi considerarsi come la prima donna membro di un grande quartetto.
Il Quartetto Italiano non ha mai avuto strumenti preziosi quali gli Stradivari, i Guarneri o gli Amati. Paolo Borciani aveva un violino della seconda metà dell\'Ottocento (J. B. Vuillaume), Elisa Pegreffi uno fiammingo (A. De Comble 1756), Piero Farulli una viola di moderna scuola fiorentina (Sderci), Franco Rossi il Capicchioni donatogli dal Conte Chigi Saracini. Malgrado ciò il suono del complesso ha da sempre incantato i pubblici di tutto il mondo. Una riprova - se pur ce n\'era bisogno - dell\'influenza decisiva che sul suono ha l\'esecutore. A questo riguardo val la pena di ricordare che è stato Busch, secondo quanto racconta Elisa Pegreffi, a dare un suggerimento prezioso: «Rompete le arcate - beninteso senza che il pubblico se ne accorga - tutte le volte che lo credete più opportuno, per mantenere inalterata la bellezza del vostro suono: evitate, in altre parole, di affossarlo per mantenere intera un\'arcata».
I quattro usavano corde di metallo anziché di budello: meno soggette a rottura, meno sensibili a variazioni di umidità e temperatura, assicuravano una buona costanza dell\'intonazione, cosicché il Quartetto Italiano non ha in pratica mai dovuto ritoccare l\'accordatura degli strumenti fra un tempo e l\'altro, un\'operazione fastidiosa per il pubblico. La disposizione del Quartetto Italiano è sempre stata quella con le due diagonali formate rispettivamente da violino primo/cello e violino secondo/viola.
Paolo BORCIANI
1° Violino
(Reggio Emilia, 21 dicembre 1922 - 5 luglio 1985)
Inizia lo studio del violino a cinque anni con il padre Mario, insegnante nel locale Istituto musicale e lo porta avanti con gli studi classici che si interromperanno alle soglie della laurea in giurisprudenza, quando la vocazione per la musica si imporrà. Vince nel 1940 il Concorso Nazionale di La Spezia, ove incontra per la prima volta Elisa Pegreffi e Franco Rossi, anch\'egli vincitore nella sezione violoncellisti. Diplomatosi al Conservatorio di Parma, si perfeziona dapprima con Carpi, secondo violino del Quartetto Poltronieri, poi con Arrigo Serato, il famoso violinista allievo di Joachim, che lo chiama alla Chigiana nel 1942.
Elisa PEGREFFI
2° Violino
(Genova, 10 giugno 1922)
Inizia gli studi del violino con il padre Roberto, \"spalla\" dei secondi violini al Teatro Carlo Felice di Genova, e lì prosegue con Abussi. Diplomatasi al locale Liceo musicale, si perfeziona con Serato all\'Accademia Romana di Santa Cecilia e alla Chigiana. A Roma suona nel corso di un saggio di fine anno il concerto di Mozart in la maggiore con l\'orchestra diretta da Carlo Maria Giulini, suo compagno di studi, e, poco dopo, il concerto di Brahms di fronte a Mussolini, premio per la vittoria ai Littoriali della Cultura 1939. Nel 1942 vince il Premio dell\'Accademia Chigiana e un anno dopo la Rassegna nazionale giovani concertistici.
Piero FARULLI
Viola
(Firenze, 13 gennaio 1920)
Ha studiato con Gioacchino Maglioni, Giulio Pasquali, Serra, diplomandosi in violino e viola nel Conservatorio della sua città, ove aveva stretto rapporti di viva amicizia con Franco Rossi. Dopo due anni (1940 e 1941) alla Chigiana, era partito militare e, dopo la disastrosa campagna di Sicilia, aveva affrontato una faticosa e pericolosa marcia a piedi - la fida viola a tracolla - risalendo la penisola fino a Bari, ove aveva trovato orchestra e moglie. I non pochi messaggi d\'invito speditigli nell\'estate 1945 non l\'avevano potuto raggiungere causa il precario funzionamento del sistema postale in quei momenti in disfacimento.
Franco ROSSI
Violoncello
(Venezia, 31 marzo 1921 - Firenze, 28 novembre 2006)
Inizia gli studi nella città natale e li conclude al Conservatorio di Firenze, ove si diploma con Silva nel 1940. Nello stesso anno vince il Concorso Nazionale di La Spezia. Si perfeziona all\'Accademia di Santa Cecilia e alla Chigiana con Bonucci. Frequenta a Siena la classe di Antonio Guarnieri, di cui rimarrà grande ammiratore e che considererà il suo maestro ideale. Nel 1942 vince, come violoncellista, il Premio dell\'accademia Chigiana e la Rassegna nazionale giovani concertisti.
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::->DATI TECNICI E NOTE<-::
10 CD IN FORMATO APE + CUE
COVER
::->ATTENZIONE<-::
Ripresento qui la stessa release proposta in data 02/11/2008 in quanto mi è stato fatto presente che il CD1 è difettoso. Scusandomi per il disagio mi auguro di aver posto rimedio a tal inconveniente; in tal modo coloro che non hanno scaricato precedentemente possono farlo ora mentre coloro che sono già in possesso della precedente versione possono prelevare solo il CD1.
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| Peers |
seeds: 27 ,
leech: 18
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| Size | 2.33 GB |
| Completato | 165x |
| Aggiunto
| 15.03.09 - 16:03:38 |
| Uploader |  loris2 |
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