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Descrizione
The Invincible Iron Man Extremis

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Autore: Warren Ellis

Disegnatore: Adi Granov

Genere: Avventura - Supereroi

Numero di Volumi: 6 (completo)

Anno di Pubblicazione: 2005

Formato del file: JPG

Formato dell\'arhivio: RAR

Dimensione totale : 89 MB

Anthony Stark è un genio. Erede delle Stark Enterprises, donnaiolo e, ormai, ex alcolizzato. Fin qui sembrerebbe quasi tutto normale, se non fosse che Tony Stark è in realtà IronMan, uno dei più famosi supereroi e membro ufficiale dei Vendicatori.
Dopo aver venduto delle mine ipertecnologiche all’esercito, Tony è rimasto ferito al petto da una scheggia e catturato dai guerriglieri. Curato da un altro medico tenuto prigioniero, venne a scoprire che la scheggia non poteva essere rimossa perchè troppo vicina al cuore e che la sua vita era ormai appesa ad un filo. Con l’aiuto del dottore, in poche settimane, costruì un’armatura da battaglia che, oltre a renderlo invincibile, lo teneva in vita bloccando la scheggia grazie ad un campo magnetico.
Così nacque IronMan, un uomo normale che, grazie al suo ingegno, è divenuto super.
Ma la vita di Tony Stark è davvero così fenomenale? A questa domanda e a tante altre risponde Warren Ellis, supportato dai meravigliosi disegni di Adi Granov, in una miniserie in sei parti totalmente raccolta nel 100% Marvel intitolato: IronMan Extremis.

L\'Uomo e l\'eroe

Il personaggio è caratterizzato da molte contraddizioni difficilissime da gestire. La principale è la differenza tra IronMan, eroe che aiuta il prossimo, e Tony Stark, imprenditore che vende mine antiuomo all’esercito. Come possono coesistere queste due personalità?
Warren Ellis ci spiega chiaramente come la vita di Stark non sia affatto facile. E’ un uomo con un enorme genio che deve fare di tutto per aggiornare continuamente la sua armatura per essere non solo al passo con la tecnologia, ma superarla. Non può permettersi di rendere obsoleto ciò che fa di lui un supereroe e, per riuscirci, è costretto a vendere le sue invenzioni all’esercito, fonte primaria di tutti i suoi introiti. Nessun privato rende come il caro vecchio zio Sam.
La Stark Enterprises non è la sola a sperimentare nuove armi di distruzione: una ditta farmaceutica, infatti, ha creato un siero del supersoldato, Extremis, che, tramite nanomacchine, è in grado di ricostruire da zero la struttura di un corpo umano facendo leva sui centri riparatori del cervello, gli unici ad avere un’immagine completa della struttura umana e che subentrano quando bisogna guarire da una ferita. Tramite questa tecnologia il corpo viene visto dal cervello come un enorme ferita aperta, da curare e guarire per tornare all’immagine desiderata. Nuovi organi, nuove strutture, tutto quello che può servire.
Come è facile immaginare quest’arma non è passata inosservata e un gruppo di terroristi è riuscito ad entrarne in possesso, dando vita ad un superessere vendicativo che vuole attaccare il governo degli Stati Uniti d’America.
Persino IronMan, chiamato in azione dalla stessa scopritrice del siero, sembra non poter far nulla. Dopo un estenuante combattimento che lo lascerà in fin di vita, Tony capirà che è inutile continuare a modificare l’armatura, forse è arrivato il momento di migliorare anche l’uomo e il suo rapporto con la macchina.

Realizzazione

La figura di Tony Stark è caratterizzata in modo perfetto, dando molto più spazio all’uomo dietro l’armatura, al vero eroe, fatto di carne e sangue. Non solo un riccone con un mega giocattolo ipertecnologico in grado di renderlo un eroe, ma un uomo che desidera fare qualcosa per il mondo, ma per farlo è costretto a innumerevoli sacrifici; sacrifici che vanno ad intaccare soprattutto la coscienza e il suo spirito altruista.
L’idea alla base della miniserie è incredibilmente geniale e curata, non lasciando buchi nella trama che fa da base di lancio per questo ipotetico nuovo futuro. I disegni sono definiti in modo quasi maniacale, potrete contare le rughe d’espressione sui volti e sulle mani grazie alle nuove tecnologie digitali sperimentate da Granov. L’unica pecca è che in alcune scene sembrano fin troppo statici, non trasmettendo la dinamicità necessaria per rendere al meglio alcuni momenti d’azione.

La carriera di Ellis inizia su un magazine indipendente dal nome Deadline con una storia di 6 pagine nel 1990. Scrive poi una storia per Judge Dredd e per il Doctor Who.

Con Lazarus Churchyard (pubblicato sul magazine indipendente Blast! Magazine) viene conosciuto anche dalla critica specializzata e nel 1994 approda alla Marvel dove scrive la serie con uno stile che ricorda la linea Vertigo Hellstorm fino al 21.

Scrive anche la serie Doom 2099 in cui trasforma il monarca di Latveria, Victor von Doom, nel dittatore dell\'universo futuristico della Marvel Comics. Scrive poi un ciclo di storie per Excalibur, Druid (dedicata ad un mago che aveva militato brevemente nei Vendicatori), tre storie del Doctor Strange e un ciclo di quattro numeri per Thor che trasforma e aggiorna il personaggio per il pubblico contemporaneo: nella mini-saga l\'eroe si concede per la prima volta ai piaceri carnali con l\'Incantatrice. Scrive anche alcuni numeri per la serie Ultraforce gruppo di supereroi con i personaggi principali della linea Ultraverse acquistata dalla Marvel negli anni novanta. Scrive poi Carnage: Mindbomb, one shot disegnato da Kyle Hotz, con protagonista Carnage e la sua pazzia.

Ellis poi comincia a collaborare con DC Comics, Caliber Comics (una piccola casa editrice indipendente statunitense), e soprattutto con la Image Comics e la Wildstorm di Jim Lee, per cui crea DV8, uno spin-off della serie Gen 13, e trasforma la serie Stormwatch nella serie più influente degli anni novanta, che rinnova il concetto di supergruppo. Insieme al disegnatore Bryan Hitch crea Authority, il maggior successo della Wildstorm degli ultimi anni, che porta avanti l\'idea di base di Stormwatch: chi possiede superpoteri, deve usarli per cambiare il mondo e i suoi personaggi decidono che è arrivato il momento di imporre un nuovo ordine mondiale.

Nel Ellis crea per la DC Helix (poi passato all\'etichetta Vertigo), Transmetropolitan, una serie di fantascienza alternativa con protagonista un giornalista anarchico e trasgressivo (Ellis sembra essersi ispirato anche al collega Alan Moore). Transmetropolitan dura per i 60 numeri previsti dall\'autore (con alcuni numeri speciali), e raccoglie grandi successi di pubblico e critica.

Nel 1999 esce Planetary, altra serie Wildstorm disegnata da John Cassaday dove l\'autore britannico scrive un compendio della pop culture soprattutto della prima metà XX secolo, manifestando grande rispetto e amore per i fumetti e in particolare per la produzione pulp.

Per la Vertigo scrive un breve ciclo di Hellblazer interrotto dopo le polemiche per la censura della storia Shoot che parlava di violenza giovanile scritto proprio durante l\'omicidio di Columbine.

Torna poi alla Marvel e scrive varie serie mutanti tra cui Wolverine, X-Man, X- Force, Generation X ed il team-up X-Men/Wildcats: The Dark Age. Scrive anche la serie Satana, sorta di sequel di Hellstorm, ma viene censurata dalla nuova dirigenza Marvel, che preferisce produrre storie adatta agli adolescenti. Ellis lascia, quindi la casa editrice dell\'Uomo Ragno e torna a collaborare con la Wildstorm.

Nel 2003 esce, sempre per la Wildstorm, la maxi serie in 12 parti Global Frequency (di cui è stato prodotto un solo episodio pilota ), senza dimenticare la collaborazione con piccoli editori indipendenti come Avatar Comics, AiT/Planet Lar (compagnia alternativa che si occupa non solo di fumetti, ma di editoria in genere), e Image Comics. In particolare con la Wildstorm realizza i progetti: Reload, Red, Mek, Two Step, Ocean e Desolation Jones dove riprende le tematiche di Transmetropolitan. Per la Top Cow pubblica Fell serie noir opzionata dagli studios televisivi. Per la Dc Comic pubblica Jack Cross chiusa con molte polemiche dopo pochi numeri.

Nel 2004 Ellis torna alla Marvel per realizzare un progetto di tre miniserie incentrato sul supergruppo degli Ultimates, in modo da ovviare alla cronica lentezza della serie principale disegnata dal suo vecchio collaboratore Bryan Hitch e introduce alcuni personaggi come Ultimate Galactus e Ultimate Silver Surf. Successivamente realizza un arco narrativo di 6 episodi per Ultimate Fantastic Four, dove introduce la versione Ultimate del Dr. Destino, oltre a vari altri progetti incentrati sull\'universo Ultimate. Inoltre inaugura la nuova serie dedicata all\'Iron Man dell\'universo classico, con la saga Extremis. Tra i suoi nuovi progetti ci sono Next Wave che racconta le avventure di un supergruppo antiterrorismo che al contempo una parodia e una satira dei plot classici dei supergruppi Marvel e DC (la critica straniera lo ha definito Monty Python meets the X-Men),due miniserie dedicate ai vecchi personaggi del defunto New Universe (universo Marvel alternativo senza però i personaggi classici come Uomo Ragno o X-Men, voluto da Jim Shoother a metà anni ottanta e finito subito nel dimenticatoio nonostante opere revisioniste interessanti come Starbrand) e due mini serie per la Avatar Blackgas e Wolfskin, rivisitazione del genere fantasy alla Conan. Verrà pubblicata anche una nuova mini serie in 6 numeri per la fine del 2008. Nel 2008 lancia FreakAngels un webcomics ambientato in un futuro dispotico.

Ellis ha sceneggiato la serie Thunderbolts dal numero 110 al 121, collocati cronologicamente dopo gli eventi del crossover Civil War e prenderà il posto di Joss Whedon su Astonishing X-Men, con i disegni di Simone Bianchi.

Quando nasce e chi lo crea?

Iron Man è il sesto personaggio creato da Stan Lee (Stanley Martin Lieber) per la Marvel Comics, coadiuvato nella sceneggiatura dal fratello Larry e disegnato da Don Heck (con la collaborazione di Kirby) e debutta su Tales of Suspense n. 39 (marzo 1963). Come Ant-Man prima di lui, le prime avventure di Iron Man sono pervase da propaganda antisovietica per cui i suoi avversari si riducono ad essere Nikita Kruscev, presidente dell\'allora Unione Sovietica, e tutto l\'apparato spionistico comunista.
Fortunatamente le cose cambiano con l\'inserimento di alcuni comprimari e, soprattutto, con l\'arrivo di Gene Colan (Adam Austin) (Tales to Suspense n. 73 - gennaio 1966) che, nei due anni in cui disegna il personaggio, sorprende per l\'inventiva grafica. Rimane comunque l\'aspetto di fondo che rende il personaggio principale, l\'industriale Anthony Stark, lo specchio dell\'anima degli Stati Uniti d\'America, in cui il sogno americano convive con il consumismo estremo e, soprattutto, con la tecnologia al fine prettamente bellico. Ed in questo Anthony Stark non si è mai tirato indietro fornendo, soprattutto al principio, armi e tecnologia al proprio governo.

Bisogna aspettare che nel 1978 Jim Shooter, editore capo della Marvel in quel periodo, affidi al trio David Michelinie, John Romita Jr. e Bob Layton la gestione dell\'eroe (Iron Man 116 , novembre 197. Michelinie opera a livello psicologico sul personaggio creando una catena di eventi (gli scontri causati da Hammer che culminano con la gestione a distanza dell\'armatura obbligando Tony Stark all-omicidio, (Iron Man 124, luglio 1979) la conseguente caduta in disgrazia e la fuga nell\'alcolismo (da Iron Man 127, ottobre 1979 ad Iron Man 182 - maggio 1984) atti a privarlo di quella sicurezza nell\'invincibilità che è stato il tratto caratteristico di tutta la serie.

Chi è Iron Man?

Anthony Stark è figlio di Howard Stark, un ricchissimo industriale. Fin da bambino si rivela un genio di ingegneria informatica e, grazie alle sue capacità , riesce a laurearsi al Massachusetts Institute of Technology. Rimasto orfano a 21 anni, ereditata l\'azienda del padre e l\'immensa fortuna economica con la quale crea le Stark Industries, intraprendendo rapporti di lavoro con il governo degli Stati Uniti a cui inizia a fornire armi sperimentali, dividendo così la sua vita tra il lavoro e il suo ruolo di play-boy miliardario.
Recatosi in Vietnam (anche se nella traduzione dell\'Editoriale Corno si parla di Corea) per testare un\'armatura Stark rimane vittima di una mina anti-uomo che lo ferisce e le cui schegge minacciano il cuore.
Raccolto dai guerriglieri di Wong-Chu viene imprigionato con Ho Yinsen, fisico premio Nobel anch\'esso esperto di cibernetica. E\' con lui che Stark, sollecitato da Wong-Chu desideroso di avere un\'arma invincibile, costruisce unìarmatura che è si un\'arma ma è anche un cuore artificiale supplementare. Finita l\'armatura Anthony Stark la indossa e nel campo di guerriglieri scoppia una battaglia da cui l\'uomo in armatura riesce a fuggire lasciando però Ho Yinsen morto (Tales of Suspense n. 39 - marzo 1963).

Tornato in America Stark decide di continuare ad indossare l\'armatura senza però rinunciare alla sua vita precedente. E\' così che nasce Iron Man che, nel tempo, perfezionerà sempre più fino a diventare un\'invincibile arma in grado di moltiplicare la forza di chi l\'indossa, dotata di raggi repulsori sia negli stivaletti (usati per volare) che nei guanti (usati come raggi repulsori) e di una miriade di congegni elettronici. La prima vera grande impresa è la fondazione del supergruppo i Vendicatori (Avengers 1 - settembre 1963). Sia Tony Stark che la sua controparte divengono il simbolo dell\'altro lato del sogno americano e l\'atteggiamento che l\'inventore ha è sempre più arrogante.

Nel tempo sia Anthony Stark che la sua controparte hanno dovuto affrontare parecchie e durissime prove tanto che la psicologia del protagonista, alla fine di questo lunghissimo percorso, risulta completamente modificata: le menomazioni a cui è stato sempre sottoposto (prima il cuore ferito e poi completamente sostituito su Iron Man vol. 3 n. 31 - maggio 1999, la paralisi alle gambe a causa dell\'attentato di una amante delusa su Iron Man 242 - maggio 1989) e lo stress psichico a causa dei continui attacchi e del senso di responsabilità per tante morti causate dalla sua tecnologia lo rendono finalmente un eroe.

L\'armatura non è stata indossata solo da Anthony Stark ma anche da Happy Hogan (Tales of Sunspense n. 84 - novembre 1966), Eddie March (Iron Man n. 65 - dicembre 1973) e James Rhodey (Iron Man dal n. 170 - maggio 1983 al n. 194 - aprile 1985). Inoltre una delle versioni dell\'armatura viene dotata di una unità di memoria talmente potente che, prendendo coscienza di se, inizia una sfrenata corsa verso la morte. Prima di autodistruggersi dona a Stark un nuovo cuore artificiale (Iron Man Vol. 3 da n. 26 - dicembre 1998 a n. 31 - maggio 1999).

I Suoi Nemici

Justin Hammer - senz\'altro la persona che più di tutti ha danneggiato Anthony Stark e l\'immagine di Iron Man. Affarista, industriale, coinvolto in loschi traffici sovvenziona spesso supercriminali. Si è impadronito delle Stark Industries, perdendole grazie alla determinazione di Anthony Stark. I suoi interessi nella finanza sono talmente diramati che è impossibile risalire a tutti i collegamenti.

Il Mandarino è un nobile cinese caduto in disgrazia con la rivoluzione popolare di Mao che ha dedicato la sua vita alla ricerca del potere trovandolo negli anelli mistico-tecnologici che gli permettono di fare praticamente qualsiasi cosa.
La Dinamo Cremisi è praticamente un Iron Man sovietico.
Blizzard è uno dei primissimi avversari di Iron Man. E\' in grado, grazie ad un particolare apparecchio, di abbassare la temperatura entro un certo raggio creando ghiaccio della forma desiderata.

Lo Spettro utilizza un meccanismo in grado di essere intangibile o invisibile. Mai le due capacità possono essere utilizzate contemporaneamente.
Una particolarità: di tantissimi avversari due in particolare si sono convertiti al bene e sono addirittura divenuti Vendicatori: Occhio di Falco e la Vedova Nera.

I Suoi Amici

James Rhodey è amico di vecchia data di Anthony Stark. La loro amicizia risale alla guerra del Vietnam, quando si conobbero e, grazie a lui, Stark riuscì a tornare negli Stati Uniti. Nel tempo, soprattutto durante il periodo in cui Stark era alcolizzato, lo ha sostituito come Iron Man. Per parecchio tempo ha indossato una variazione dell\'armatura con il nome di War Machine.

Virginia Potts ed Happy Hogan sono da parecchio tempo collaboratori di Stark e sono suoi inseparabili amici.



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