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- Marguerite Yourcenar Memorie di Adriano (1984) [epub,mobi,azw3,pdf] romanzo MIRCrew -


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[size=150][b]  Marguerite Yourcenar MEMORIE DI ADRIANO ; seguite dai Taccuini di appunti(1984)

Memorie di Adriano è un romanzo francese della scrittrice Marguerite Yourcenar pubblicato per la prima volta nel 1951, premiato con il Prix des Critiques.


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Autore principale Yourcenar, Marguerite
Titolo Memorie di Adriano ; seguite dai Taccuini di appunti / Marguerite Yourcenar ; traduzione di Lidia Storoni Mazzolani
Edizione 6. ed
Pubblicazione Torino : Einaudi, 1984
Collana Gli Struzzi
Descrizione fisica 317 p. ; 23 cm.
Titolo uniforme
· Mémoires d'Hadrien, suivi des Carnets de notes des Mémoires d'Hadrien. | Yourcenar, Marguerite
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Il libro è organizzato in sei parti, tra cui un prologo e un epilogo: prende la forma di una lunga epistola indirizzata dall'anziano e malato imperatore al giovane amico Marco Aurelio, allora diciassettenne, che poco dopo diverrà suo nipote adottivo.

Il libro descrive la storia di Publio Elio Traiano Adriano, l'imperatore romano del II secolo, immedesimandosi nella figura di questo in un modo del tutto nuovo e originale: infatti immagina che Adriano scriva una lunga lettera nella quale parla della sua vita pubblica e privata. L'imperatore si trova così a riflettere sui trionfi militari conseguiti, sul proprio amore nei confronti della poesia, della musica e della filosofia, sulla sua passione verso il giovanissimo amante Antinoo.

Nel suo post scriptum all'opera l'autrice osserva che ha scelto Adriano quale soggetto per la sua storia in quanto aveva vissuto in quel momento particolarissimo dell'epoca antica in cui non si credeva più agli dèi, ma in cui il cristianesimo non si era ancora stabilmente insediato nell'animo della gente.



Mio caro Marco,

Sono  andato  stamattina  dal  mio  medico,  Ermogene,  recentemente  rientrato  in
Villa da un lungo viaggio in Asia. Bisognava che mi visitasse a digiuno ed eravamo
d'accordo per incontrarci di primo mattino. Ho deposto mantello e tunica; mi sono
adagiato sul letto. Ti risparmio particolari che sarebbero altrettanto sgradevoli per te
quanto lo sono per me, e la descrizione del corpo d'un uomo che s'inoltra negli anni
ed è vicino a morire di un'idropisia del cuore. Diciamo solo che ho tossito, respirato,
trattenuto il fiato, secondo le indicazioni di Ermogene, allarmato suo malgrado per la
rapidità dei progressi del male, pronto ad attribuirne la colpa al giovane Giolla, che
m'ha curato in sua assenza. E' difficile rimanere imperatore in presenza di un medico;
difficile anche conservare la propria essenza umana: l'occhio del medico non vede in
me che un aggregato di umori, povero amalgama di linfa e di sangue. E per la prima
volta, stamane, m'è venuto in mente che il mio corpo, compagno fedele, amico sicuro
e  a  me  noto  più  dell'anima,  è  solo  un  mostro  subdolo  che  finirà  per  divorare  il
padrone. Basta...Il mio corpo mi è caro; mi ha servito bene, e in tutti i modi, e non
starò  a  lesinargli  le  cure  necessarie.  Ma, ormai,  non  credo  più,  come  finge  ancora
Ermogene,  nelle  virtù  prodigiose  delle  piante,  nella  dosatura  precisa  di  quei  sali
minerali  che  è  andato  a  procurarsi  in  Oriente.  E'  un  uomo  fine;  eppure,  m'ha
propinato  formule  vaghe  di  conforto,  troppo  ovvie  per  poterci  credere;  sa  bene
quanto  detesto  questo  genere  d'imposture,  ma  non  si  esercita  impunemente  più  di
trent'anni la medicina. Perdono a questo mio fedele il suo tentativo di nascondermi la
mia  morte.  Ermogene  è  dotto;  è  persino  saggio;  la  sua  probità  è  di  gran  lunga
superiore a quella d'un qualunque medico di corte. Avrò in sorte d'essere il più curato
dei  malati.  Ma  nessuno  può  oltrepassare  i  limiti  prescritti  dalla  natura;  le  gambe
gonfie non mi sostengono più nelle lunghe cerimonie di Roma; mi sento soffocare; e
ho sessant'anni. .................................





Marguerite Yourcenar, pseudonimo di Marguerite Antoinette Jeanne Marie Ghislaine Cleenewerck de Crayencour (Bruxelles, 8 giugno 1903 – Mount Desert, 17 dicembre 1987), è stata una scrittrice e poetessa francese. È stata la prima donna eletta alla Académie française; nelle sue opere sono frequenti i temi dell'Esistenzialismo, in particolare quello della morte.

Romanzi e memorie
Alexis o il trattato della lotta vana (1929), trad. di Maria Luisa Spaziani, Milano: G. Feltrinelli, 1962
Moneta del sogno (1935), trad. di Oreste Del Buono, Milano: Bompiani, 1984; trad. di Stefania Ricciardi, Milano: Bompiani, 2017
Il colpo di grazia (1939), trad. di Maria Luisa Spaziani, Milano: G. Feltrinelli, 1962
Memorie di Adriano (1951), trad. di Lidia Storoni Mazzolani, Torino: Einaudi, 1963 (con i Taccuini di appunti, Torino: Einaudi, 1981)
L'opera al nero (196, trad. di Marcello Mongardo, Milano: Feltrinelli, 1969
Care memorie (1974), trad. di Graziella Cillario, Torino: Einaudi, 1981
Archivi del Nord (1977) (trad. di Graziella Cillario, Torino: Einaudi, 1982
Quoi? L'éternité (1988, postumo), trad. di Graziella Cillario. Torino: Einaudi, 1989



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