Descrizione | Pochi giochi possono vantare il merito di essere tra i più venduti al mondo e allo stesso tempo di essere quasi totalmente ignorati da un'enorme fascia di videogiocatori.
La serie di Sims, creata dal genio di Will Wright, è il miglior esponente del concetto di successo commerciale a metà : l'ultima incarnazione, Sims 2, ha visto la luce più di due anni fa su pc e da allora miete record di vendite senza tregua, sia per quel che riguarda l'edizione standard del gioco sia per le numerose espansioni che periodicamente invadono gli scaffali dei negozi per transitare senza colpo ferire sugli scaffali degli appassionati.
La struttura del gioco, però, è così atipica da risultare funzionale al massimo solamente su sistemi pc, grazie alla natura "espandibile" del prodotto e ai controlli più completi e precisi con mouse e tastiera rispetto ad un comune joypad.
Non manca poi la componente "community" che permette ai vari appassionati di scambiarsi oggetti, skin, foto, città , etc... vera spina dorsale del fenomeno Sims.
Su console invece, a causa della diversità tra prodotto offerto e domanda del pubblico, EA (che ormai da tempo ha acquisito Maxis, la software house fautrice di tale successo) ha creato delle versioni differenti, molto più limitate per quel che concerne le possibilità ma caratterizzate in maniera peculiare: in "Fuori Tutti" e "Urbz" si è cercato di avvicinarsi al giocatore medio offrendo una varietà di interazioni vasta ma un sistema di progressione più semplice (e a volte interattivo), risultando comunque in titoli che non avevano una grande attrattiva se per i fan del gioco classico che volevano un ulteriore banco di prova per le loro capacità .
Negli ultimi 2 giochi (Sims 2 e, l'oggetto di questa recensione, Pets) la direzione intrapresa dal team di sviluppo è chiaramente quella di ricreare una versione compatta ma completa, come a voler rinunciare al pubblico che inizialmente si voleva avvicinare.
Eccone dunque i risultati. |