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Federico e Jacopo Rampini
Il Gioco Del Potere
2025
Autore: Federico Rampini, Jacopo Rampini
Titolo: Il gioco del potere
Anno Edizione: 2025
Editore: Mondadori
Collana: Strade blu. Non Fiction
Lingua: Italiano
Dimensione file: 3.57 MB
Formato file: Epub,azw3,mobi,pdf

Un thriller dal ritmo serrato, in cui l'innovazione tecnologica può determinare le sorti del pianeta, ma anche la storia di un padre e di un figlio, divisi da incomprensioni e silenzi, che nel caos degli eventi troveranno un modo per riavvicinarsi. Al centro, lo spietato gioco del potere, in cui le alleanze si spezzano, i principi si piegano e la lealtà si vende al miglior offerente. L'unica regola è vincere.
Nel 2027 il mondo è sull'orlo di una guerra: la Cina stringe d'assedio Taiwan e gli Stati Uniti preparano una risposta. Nel cuore di questo scontro planetario, un'azienda italiana diventa una preda ambitissima: NaviTech, leader nella produzione di microchip avanzati, possiede segreti industriali che potrebbero cambiare i destini del mondo. E tutti li vogliono. Ma quella tra Cina e Stati Uniti non è l'unica guerra che l'azienda dovrà affrontare. Ottavio De Luca, il visionario fondatore, non ha mai designato un erede. Si prepara quindi una violenta lotta per la successione. La favorita sembra essere la figlia maggiore, Caterina, che ha affiancato Ottavio per tutta la vita, con ottimi risultati. Ma il nipote, Stefano, l'attuale CEO, è disposto a tutto pur di mantenere il potere. Di certo nessuno darebbe credito al figlio minore, Gregorio, considerato da sempre la pecora nera, che per uscire dall'ombra del padre si è trasferito a New York e ha inseguito il sogno di diventare fotografo. La sua carriera, però, non è mai decollata e, con l'avvicinarsi dei quarant'anni, il peso del fallimento accende in lui un desiderio di riscatto. Federico e Jacopo Rampini scrivono un romanzo in cui le grandi questioni geopolitiche si intrecciano con le relazioni familiari.

Federico Rampini, scrittore e giornalista italiano, ha iniziato la sua attività giornalistica nel 1977 a «Città futura», settimanale della Federazione Giovanile Comunista Italiana (FGCI), di cui era segretario generale Massimo D'Alema; dal 1979 scrive per «Rinascita», giornale che deve abbandonare nel 1982 dopo avervi pubblicato un'inchiesta sulla corruzione in seno al PCI. In seguito è stato prima vicedirettore de «Il Sole 24 Ore» poi capo della redazione milanese ed in seguito inviato del quotidiano «La Repubblica» a Parigi, Bruxelles e San Francisco. Come corrispondente ha raccontato dapprima le vicende della Silicon Valley; ha lasciato poi gli Stati Uniti per aprire l'ufficio di corrispondenza di Pechino. Ha insegnato alle Università di Berkeley, Shanghai e al Master della Bocconi. Nel 2005 ha vinto il Premio Luigi Barzini per il giornalismo, nel 2006 il Premio Saint Vincent. È autore di numerosi saggi, la maggior parte dei quali editi da Mondadori, tra cui: Il secolo cinese (2005), L'impero di Cindia (2006), Alla mia sinistra (2012), Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo (2012), La via maestra con il Presidente Giorgio Napolitano (2013), Banchieri (2013), La trappola dell'austerity (Laterza 2014), Rete padrona Amazon, Apple, Google & co (Feltrinelli 2014), All You Need Is Love (2014, da cui ha tratto uno spettacolo teatrale), L'età del caos (2015), Il tradimento (2016), Le linee rosse (2017), La seconda Guerra fredda (2019). e Fermare Pechino. Capire la Cina per salvare l'Occidente (2021), La speranza africana (2023). Nel 2024 esce per Solferino, Il nuovo impero arabo.
Jacopo Rampini, attore, è laureato in Letteratura e Filosofia alla Sorbona. Ha studiato recitazione all’American Conservatory Theatre di San Francisco e all’American Academy of Dramatic Arts di New York. Nel 2016 consegue un Master presso l’Accademia Teatro alla Scala e il Politecnico di Milano. Tra i suoi lavori, Medici: Masters of Florence con Dustin Hoffman e Richard Madden (2016), Catch 22 diretto da George Clooney (2019), Romantiche per la regia di Giovanni Veronesi (2023), La quattordicesima domenica del tempo ordinario diretto da Pupi Avati (2023) e Shakespea Re di Napoli per la regia di Ruggero Cappuccio (2023). Insieme a suo padre, Federico, ha messo in scena gli spettacoli teatrali Trump Blues e A cosa serve l’America.