Paul Richardson
Le bugie delle Mappe
Gli otto miti della geografia che capovolgono la storia
(2025)
Autore: Paul Richardson
Titolo: Le bugie delle mappe. Gli otto miti della geografia che capovolgono la storia
Anno Edizione: 2025
Editore: Marsilio
Traduttore: Nausikaa Angelotti, Daniela Marina Rossi
Collana: I nodi
Lingua: Italiano
Dimensione file: 20.9 MB
Formato file: Epub,azw3,mobi,pdf

Per mostrare i paradossi e le trappole mentali di cui siamo vittima, Paul Richardson spazia dal Vallo di Adriano al confine tra Stati Uniti e Messico, dal Sahara orientale ai ghiacciai dell’Antartide, dalla Via della seta ai castelli etiopi. Perché solo cominciando a riconoscere e a liberarci delle false credenze, possiamo affrontare le ingiustizie, le divisioni e le catastrofi ambientali che rappresentano le vere sfide di oggi.
Da secoli ci siamo abituati all’idea che la geografia sia l’unica chiave per comprendere l’ascesa e la caduta delle civiltà, l’ordine mondiale e il futuro della geopolitica. Tutto si fonda su un gigantesco equivoco: la mappa non è il territorio, non riproduce il mondo come è, ma come pensiamo che sia. Continenti, confini, nazioni si limitano a riflettere paure, pregiudizi, ideologie. Sono solo strumenti che abbiamo creato per dare una parvenza di ordine a ciò che non ne ha. Ma come siamo arrivati a confondere il mondo con la sua rappresentazione? In un’affascinante indagine attraverso lo spazio e il tempo, Paul Richardson smaschera tutte le favole che l’Occidente si racconta da sempre e arriva a mettere in crisi anche «dogmi» del presente che si attribuiscono alla geografia: il PIL come misura unica e insostituibile del benessere di una nazione, il mito della sovranità statale, l’ascesa della Cina come grande potenza, l’imperialismo della Russia, l’Africa come terra che ha bisogno di essere salvata.

PAUL RICHARDSON è professore associato di Geografia umana presso l’Università di Birmingham. Ex presidente dell’Associazione per gli studi sui confini, ha insegnato presso l’Università di Hokkaido in Giappone e l’Università Federale dell’Estremo Oriente in Russia.