Philip Roth
L'orgia di Praga (2006) [.epub]

Autore: Philip Roth
Titolo: L'orgia di Praga
Editore: Einaudi
Anno: 2006
Lingua: Italiano
Dimensione: 351 kB
Genere: narrativa
Formato del file: .epub

«Oscenamente oltraggioso eppure così acuto nella sua capacità di riflettere una realtà paranoica che è ormai divenuta universale. Qui c'è Roth al suo meglio, una degna chiusa per tutta la sua produzione narrativa fino a questo momento». Harold Bloom, The New York Times Book Review Sulle tracce del manoscritto inedito di un martire di lingua yiddish, lo scrittore americano Nathan Zuckerman a metà degli anni Settanta si reca nella Praga dell'occupazione sovietica. Lì, in una nazione strangolata dal totalitarismo comunista, scopre una dimensione letteraria che non gli appartiene, segnata com'è dalla prevaricazione istituzionalizzata. E lì, fra gli scrittori oppressi insieme ai quali si trova ben presto invischiato in una serie di avventure bizzarre e struggenti, scopre anche una forma intrigante e perversa di eroismo. L'orgia di Praga, che riproduce le pagine dei taccuini sui quali Zuckerman annota il suo soggiorno fra quegli artisti proscritti, funge da epilogo alla trilogia composta da Lo scrittore fantasma, Zuckerman scatenato e La lezione di anatomia, e appone un sigillo sensazionale all'intricata struttura dell'opera magna di Roth sulle conseguenze impreviste dell'arte.

Philip Roth (Newark 1933 - Manhattan 2018) è stato uno scrittore statunitense. Figlio di ebrei piccolo-borghesi rigorosamente osservanti, ha fatto oggetto della sua narrativa la condizione ebraica, proiettata nel contesto urbano dell’America dell’opulenza. I suoi personaggi appaiono vanamente tesi a liberarsi delle memorie etniche e familiari per immergersi nell’oblio dell’attualità americana: di qui la violenta carica comica, ironica o grottesca, che investe anche le loro angosce. Dopo un primo, felice romanzo breve, Addio, Columbus (1959), e i meno incisivi Lasciarsi andare (1962) e Quando Lucy era buona (1967), Roth ha ottenuto la celebrità con Lamento di Portnoy (1969). Dopo Il grande romanzo americano (1973, riedito in Italia da Einaudi nel 2014), attacco al mito del baseball, in Professore di desiderio (1978) e Lo scrittore fantasma (1979) Roth è tornato al tema dell’erotismo. Con Pastorale americana (1997, con cui vince il Premio Pulitzer), Ho sposato un comunista (1998) e Il complotto contro l’America (2004), romanzi che hanno suscitato accesi dibattiti, Roth passa dall’allegoria alla cronaca letteraria della storia nazionale. L’animale morente (2001) – in cui torna Kepesh, protagonista di Professore di desiderio –, La macchia umana (2000, trasposto in film da Benton nel 2003) e Everyman (2007) sono riflessioni più intimiste che, attraverso l’osservazione del corpo e del suo implacabile deterioramento, svolgono la metafora dell’ineluttibilità del destino e dello scorrere rapido del tempo. Tra i suoi ultimi libri: Il fantasma esce di scena (2007), Indignazione (2008), L'umiliazione (2009), La controvita (2010), Nemesi (2011), La mia vita di uomo (1974); nuova traduzione Einaudi 2011). Lo stesso Einaudi (il suo editore di riferimento italiano) ha pubblicato anche I fatti. Autobiografia di un romanziere (2013).
Philip Roth è stato tra i favoriti per l'assegnazione del Nobel per la Letteratura.
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