ilCorSaRoNeRo.link - Mezzanotte.Nel.Giardino.Del.Bene.E.Del.Male.1997.iTALiAN.DVDRip

* Dettagli Torrent globale | Commenti (0)

- Mezzanotte.Nel.Giardino.Del.Bene.E.Del.Male.1997.iTALiAN.DVDRip -

Download via torrent:

Categoria bittorrent

BDRip

Descrizione

[size=15pt]ORIGINAL RELEASE BY TNT Village
RESEED BY Ultima Frontiera[/size]

Genere: Crime | Drama | Mystery
Data Uscita: 6 Marzo 1998 (cinema)
Durata: 155 min
Riconoscimenti: 1 win & 2 nominations
Regia: Clint Eastwood
Sceneggiatura: John Berendt John Lee Hancock
Fotografia: Jack N. Green
Produzione: Clint Eastwood
Colonna Sonora: Lennie Niehaus
Montaggio: Joel Cox

John Cusack Kevin Spacey Jack Thompson Irma P. Hall Jude Law Alison Eastwood Paul Hipp Lady Chablis Dorothy Loudon Anne Haney Kim Hunter Geoffrey Lewis Richard Herd Leon Rippy Bob Gunton Michael O\'Hagan Gary Anthony Williams Tim Black Muriel Moore Sonny Seiler Terry Rhoads Victor Brandt Patricia Herd Nick Gillie Patrika Darbo J. Patrick McCormack Emma Kelly Tyrone Lee Weaver Greg Goossen Shannon Eubanks Virginia Duncan Rhoda Griffis Judith Robinson Jo Ann Pflug James Moody John Duncan Bess S. Thompson Jin Hi Soucy Michael Rosenbaum Dan Biggers Georgia Allen Collin Wilcox Paxton Charles Black Aleta Mitchell Kevin Harry Dorothy Kingery Amanda Kingery Susan Kingery Ted Manson Margaret R. Davis Danny Nelson Bree Luck Ann Cusack Jerry Spence Victor López Lawrence Mandley Ray Wineteer

John Kelso é un giornalista inviato dalla sua rivista a Savannah, per un servizio su un party natalizio molto famoso che si tiene ogni anno e organizzato da Jim Williams, ricco e importante cittadino di Savannah.

\"Curiosity killed the yankee\" ed il soriano s´intrufola davvero per occupare la scena del delitto, venendo ripreso in una foto, prodotta in sede processuale (l´ennesima sugli schermi USA´97: forse il crimine perpetrato a fine millennio è l´uccisione di una vecchia idea di America, di cui Hollywood ricerca il colpevole) a difesa di una delle tante versioni della verità di un nuovo ambiguo Kaiser Soze; un´altra volta un mitico personaggio, raccontato attraverso i pettegolezzi incorniciati tra il sorriso canzonatorio di una maga voodoo, sogghignante su una panchina all´inizio, e la stessa Minerva nera nell´epilogo a suggerire domande, assisa nel medesimo luogo a racchiudere il sogno lungo più di due ore di una sonnacchiosa Savannah, Georgia. Puro jazz: qui ogni sensazione è possibile grazie a quelle note strascicate fino allo spasimo, perché tra i loro lunghi fraseggi possono fare capolino tutti gli ectoplasmi di quella terra. Un cane fantasma al guinzaglio, come un quadro che ne nasconde un altro, per esemplificare la citazione da Hume: \"La verità, come nell´arte è nell´occhio di chi guarda. Tu credi a quello che vuoi e io a quello che so\", dove io è il motore del film, sornione, che gioca con la rappresentazione della propria morte.

Non si può parlare sistematicamente di questo film, perché la trama è un pretesto e non esisterebbe senza il consenso del protagonista: una ridda di emozioni si affacciano, trascorrendo dal volto adattato sorprendentemente da Spacey, su cui indugiano a lungo durante l´agiata permanenza presso la Mercer House, strabocchevole di lusso, ammennicoli da parvenu (tappeti persiani, organi a canne, uova di Fabergé da collezione) e colto sfarzo provinciale, per andare a depositarsi su un frizzante travestito che anima di stereotipata joie de vivre la cittadina apparentemente sonnacchiosa (\"Gone with the Wind on mescalina\", vivacizzata da party infarciti di calibro 25 e luger.

Dall´High Society al mentecatto, che viaggia avvolto in una ragnatela di mosconi ronzanti e sarà il presidente dei giurati, introducendo un altro degli elementi di deflagrante ridicolizzazione del Sud, tutti possiedono una loro storia, che li colloca in una precisa posizione all´interno della comunità, affidando loro etichette e imprescindibili compiti invariabili. In seguito a questo lieve scarto verso la composizione di un mosaico di abitudini originali anche il film assume il ritmo dato dal compiaciuto passeggio tra le situazioni \"curiose\" che si vengono a creare, dipanandosi proprio seguendo l´attrazione per il pittoresco che gradualmente si rivela, come nel quadro nascosto sotto il paesaggio e di cui Jim Williams non vuole sapere nulla, magari perché teme nasconda la rappresentazione della sua morte, che il film fa emergere con il suo procedere al seguito di John Kelso, il giornalista del nord, assoldato per raccontare dall´esterno il racconto e quindi per creare la storia stessa.

Non c´è nulla di sordido in questo pacato Sud adagiato nelle consolidate certezze dell´aristocrazia colonialista, acquisite anche dalla borghesia nera; piuttosto l´affresco affettuoso e terribile richiama alla mente Faulkner, ma con una consapevolezza in più: ogni storia, ogni immagine della città è ormai morta e Kelso stesso, che rimarrà a passeggiare per i viali con Mandy e Lady Chablis sotto lo sguardo canzonatore della medium, verrà fagocitato dalla cittadina, terminando la sua esistenza precedente e assumendo il ruolo, che gli era stato assegnato dalla comunità, ennesimo stereotipo di un fantasma che deve continuare ad aleggiare per perpetuare il molle tran tran sotto gli alberi, che appartiene al passato ed è più vicino al mondo dei fantasmi, che non a quello reale, per questo forse le risposte ricercate da Kelso per riempire il buco dentro di sé non esistono ed il rapporto con il mondo dei morti ha barriere meno insormontabili.

Il rapporto con la morte, di giorno appiccicosa come nei western e presenza inafferrabile nel voodoo alla Jack Tourner di notte, è l´asse portante del film. \"Non frequentare i morti al punto da scordare i vivi\" è il consiglio finale di Minerva, che già in precedenza aveva coperto il ruolo di deus ex machina per consentire alla pretestuosa trama di rabberciare un senso all´atmosfera e alle situazioni, impegnate soltanto a costruire un contorno su cui adagiare note da piano-bar, risvegliate da illuminazioni in funzione dell´epilogo, non sorprendente, eppure perciò bellissimo, in quanto coronamento di allusioni, discorsi obliqui e retoriche frasi da scolpire nella propria personale galleria cinematografica: \"Per riuscire a capire i vivi, bisogna saper frequentare i morti\" è solo una delle tante battute, che rivelano l´attrazione per la morte, che danza con Spacey, fino ad abbattersi con un metafisicamente ineffabile ritardo su di lui, una volta che tutto si era composto e dunque nessuno, neanche la storia che avevamo seguito fino a lì, si aspettava ormai più quell´epilogo, plausibile e anzi l´unico possibile, pur nella sua surreale esecuzione (preparata lungo tutto il film dalla presenza costante del metafisico nella cittadina), che aggiunge una nuova verità degli eventi dibattuti nel processo. La morte si ritaglia come un vestito addosso a Williams lungo tutto il film.

L\'insieme di umori del profondo Sud finiscono triturati dall´altra forza che anima il film: lo scherno. Come se la cittadina respirasse, creando quegli umori, riassemblati nella figura di Williams, mentre il newyorkese coglie le situazioni che scardinano tutto il vecchio impianto della vita della Georgia. Ad esempio il ballo delle debuttanti è riservato alle ragazze afro-americane e gli show di Chablis (\"Accusata di oltraggio per tutta la vita\" sono sarcasmi sparsi elegantemente nel film, come il dileggio affidato alle riprese dell´arrivo delle giocatrici di bridge. Ma nessuno scherno può intaccare l´eterna rappresentazione della morte al cospetto del morto, riemerso tra le crepe dei passaggi aperti tra il mondo dei vivi ed il cimitero: in fondo quella città di stravaganti e diversi è un enorme cimitero di antica aristocrazia.

Code

[ Info sul file ]

Nome: Mezzanotte nel giardino del bene e del male.avi
Data: 20/08/2008 12:53:57
Dimensione: 1,939,354,624 bytes (1849.513 MB)

[ Info generiche ]

Durata: 02:29:00 (8939.8 s)
Tipo di contenitore: AVI
Streams totali: 2
Tipo stream n. 0: video
Tipo stream n. 1: audio {Audiostream 1}
Audio streams: 1
Sezioni AVI corrotte: @‰cq

[ Dati rilevanti ]

Risoluzione: 608 x 432
Larghezza: multipla di 32
Altezza: multipla di 16
DRF medio: 3.424157
Deviazione standard: 1.574984
Media pesata dev. std.: 1.573281

[ Traccia video ]

FourCC: div3/DIV3
Risoluzione: 608 x 432
Frame aspect ratio: 38:27 = 1.407407
Pixel aspect ratio: 1:1 = 1
Display aspect ratio: 38:27 = 1.407407
Framerate: 25 fps
Frames totali: 223495
Stream size: 1,576,102,599 bytes
Bitrate: 1410.414191 kbps
Qf: 0.214792
Key frames: 894 (0; 250; 500; 750; 1000; ... 223250)
Null frames: 389 (1; 2; 3; 4; 5...)
Min key int: 250
Max key int: 250
Key int medio: 249.994407
Ritardo: 0 ms

[ Traccia audio ]

Audio tag: 0x55 (MP3)
Bitrate (contenitore): 320 kbps CBR
Canali (contenitore): 2
Frequenza (contenitore): 48000 Hz
Chunks: 8939
Stream size: 357,559,680 bytes
Preload: 0 ms
Max A/V diff: 16 ms
Tipo: MPEG version 1 layer 3
MPEG frames: 372458
Durata: 02:28:59 (8938.992 s)
Chunk-aligned: Sì
Emphasis: none
Mode: stereo
Ritardo: 0 ms

[ Info sulla codifica MS-MPEG4 ]

Packed bitstream: No
QPel: No
GMC: No
Interlaced: No
Aspect ratio: Square pixels
Quant type: H.263
Frames totali: 223495
Drop/delay frames: 389
Frames corrotti: 0

I-VOPs: 894 ( 0.400 %)
P-VOPs: 222212 ( 99.426 %)
B-VOPs: 0 ( 0.000 %)
S-VOPs: 0 ( 0.000 %)
N-VOPs: 0 ( 0.000 %)

[ Analisi DRF ]

DRF medio: 3.424157
Deviazione standard: 1.574984
DRF max: 16

DRF<2: 0 ( 0.000 %)
DRF=2: 70526 ( 31.611 %)
DRF=3: 72749 ( 32.607 %)
DRF=4: 41226 ( 18.478 %)
DRF=5: 16999 ( 7.619 %)
DRF=6: 8724 ( 3.910 %)
DRF=7: 5867 ( 2.630 %)
DRF=8: 3996 ( 1.791 %)
DRF=9: 1888 ( 0.846 %)
DRF>9: 1131 ( 0.507 %)

I-VOPs DRF medio: 4.185682
I-VOPs deviazione std.: 0.705663
I-VOPs DRF max: 12

P-VOPs DRF medio: 3.421093
P-VOPs deviazione std.: 1.576771
P-VOPs DRF max: 16

[ Profile compliancy ]

Profile to check: Home Theater PAL
Risoluzione: Ok
Framerate: Ok

http://www.youtube.com/watch?v=MmLMlMR6XvQ